Cos’è il campionato di palloncino (e come è diventato virale)
Tra le tante vittorie che hanno fatto del 2021 l’anno dell’Italia (dai Måneskin all’Eurovision agli Europei di calcio, delle medaglie alle Olimpiadi di Tokyo al Nobel per la fisica a Giorgio Parisi, giusto per citarne qualcuna), ce ne è una che manca nel palmarès azzurro. È quella di un torneo che formalmente non esiste, che non ha regole precise né atleti professionisti, ma che al momento è lo sport più dibattuto del web: il campionato mondiale di palloncino. Un fenomeno nato sui social con una serie di video virali in cui tre fratelli dell’Oregon, negli Usa, durante la pandemia si sfidavano a lanciare nel salotto di casa un palloncino senza farlo cadere a terra. E che, in modo abbastanza inspiegabile, giovedì 14 ottobre si è trasformato in una vera gara trasmessa in streaming su Twitch e seguita da alcuni milioni di spettatori: la Balloon World Cup.
Il campionato, che si è svolto in Spagna al PortAventura World (un complesso di parchi divertimento vicino a Tarragona), porta la firma del calciatore spagnolo Gerard Piqué e di Ibai Llanos, una celebrità di internet, che tra social e Twitch raccoglie parecchi milioni di follower. A ispirarli sono stati i video virali di una disciplina, per così dire, battezzata Keep-Up Balloon (tieni su il palloncino), che girano da qualche mese online. La moda si è fatta strada negli smartphone di mezzo mondo dopo che due fratelli dell’Oregon, insieme alla sorella, hanno pubblicato una clip in cui si sfidavano con mosse più o meno acrobatiche a palleggiare con un palloncino in casa, senza farlo cadere e senza lasciarsi intralciare dai mobili. Un passatempo nato per uccidere la noia ad aprile 2020, durante la pandemia, a cui probabilmente tutti da bambini abbiamo giocato, magari inconsapevolmente, almeno una volta.
@tuwanrovio Repost because Don’t Let the Balloon Touch the Ground Didn’t geet enough love #fyp #bringitback #quarantine
Ma la potenza di internet ha portato l’hobby dei fratelli Diego, Antonio e Isabel Arredondo in giro per la rete, fino ad arrivare alle orecchie di Piqué e Ibai. Che l’hanno trasformato in una sorta di super evento sportivo. Al campionato, con tanto di regia ben organizzata e inni nazionali sparati a tutto volume, hanno partecipato trentadue sfidanti da altrettanti Paesi. Anche l’Italia aveva un suo rappresentante, l’influencer italo-argentino Geronimo Momo Benavides, che ha sostituito all’ultimo il palloncinista azzurro designato, Marco Fiorillo, risultato positivo al coronavirus. Benavides ha battuto al primo turno il giocatore della Cina, ma poi ha perso contro il Marocco. Anche i fratelli Arredondo sono scesi nell’arena, con la bandiera degli Usa sulle spalle.
Le sfide della Balloon World Cup, che possono essere riviste sul canale Twitch di Ibai, si svolgono in un campo da gioco da 8 metri per 8 metri ingombro di mobili e oggetti e durano due minuti. Le regole sono tanto semplici quanto non scritte: ogni giocatore deve colpire il palloncino in modo da tenerlo in aria, rendendo il più possibile complesso per l’avversario arrivare a colpirlo a sua volta. Se un giocatore lascia che il palloncino tocchi terra, l’altro fa un punto. I giocatori non devono intralciarsi a vicenda e il tutto viene seguito dagli arbitri (tra cui anche l’ex direttore di gara Rafa Guerrero). Se vi state chiedendo chi si è portato a casa l’ambito trofeo del campionato (un palloncino d’oro) e il premio in denaro di diecimila euro, nel match finale tra il giocatore peruviano Francesco De La Cruz e il tedesco Jan Spiess ha avuto la meglio il rappresentante del Perù, che ha vinto per 6 a 2. In questo caso la partita è durata cinque minuti anziché due e nel terreno di gioco è stato aggiunto un ostacolo extra, una macchina della Volkswagen.
A sentire le urla dei commentatori la sfida è stata epica: forse non siamo ai livelli di “Beppe, andiamo a Berlino“ gridato da Fabio Caressa a Beppe Bergomi al termine della partita che portò l’Italia in finale ai Mondiali del 2006, ma poco ci manca. Al punto che qualcuno già sogna i tornei di palloncini alle Olimpiadi di Parigi 2024 (sul tema c’è stato anche un divertente scambio di tweet tra la World Balloon Cup e il comitato olimpico spagnolo). Mentre molti sperano che l’evento creato da Gerard Piqué e Ibai Llanos venga presto replicato, non sarebbe da stupirsi se nelle prossime settimane i salotti delle case o i parchi delle città venissero usati da neofiti di Keep-up Balloon come campo di allenamento. Le regole sono poche, il divertimento pare molto. E se un palloncino scoppia, basta gonfiarne un altro.
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