Come Google intende cambiare il business del cloud in Europa
“Stiamo portando in Europa una tecnologia da sviluppare per l’Europa stessa“. A dirlo Thomas Kurian, amministratore delegato di Google Cloud. Oggi si inaugura Google Cloud Next ’21, la conferenza annuale dedicata alle tecnologie e i servizi sulla nuvola di Mountain View. Il fil rouge di questa edizione è “supportare i clienti ad affrontare il futuro“. E quindi non deve stupire che oltre alle innovazioni globali su dati, sicurezza, collaborazione, infrastruttura open e sostenibilità vi siano tante novità proprio legate al Vecchio Continente. Come per esempio la prossima apertura delle due cloud region di Torino e Milano in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Tim e l’ottava europea di Berlino entro fine anno.
“Le nostre priorità per l’Europa sono leadership e persone, investimenti e impegno in innovazione – ha aggiunto Kurian -. Stiamo costruendo prodotti localmente, evoluti sulla base delle richieste europee. I nostri partner e i regolatori condizionano attivamente questo lavoro“. Si pensi per esempio alle collaborazioni con Ac Lloyd e Deutsche Bank, che hanno avuto bisogno di una triangolazione con le istituzioni di controllo.
Reinventare i business
Le novità sono molteplici e vanno dall’infrastruttura cloud aperta “che aiuta le aziende a distribuire applicazioni mission-critical dove c’è maggiore necessità” al data cloud che consente alle aziende di comprendere e interagire con clienti, prodotti e partner. Ma anche le tecnologie collaborative che consentono il lavoro ibrido e la cybersecurity per proteggere gli utenti. “Non si tratta più solo di trasformare ma reinventare i modelli di business. Stiamo costruendo il cloud sovrano“, ha sottolineato Adaire Fox-Martin, vicepresidente per l’area Emea di Google Cloud.
Il concetto di sovereign cloud è balzato recentemente agli onori delle cronache digitali a seguito dell’annuncio della collaborazione di Google con T-Systems, sussidiaria di Deutsche Telekom. A partire dal 2022 entrambe gestiranno un nuovo tipo di cloud dedicato a pubblico e privato. T-Systems nello specifico si farà carico dei “controlli e misure di sovranità, inclusa la crittografia e la gestione dell’identità” su Google Cloud Platform. Il tutto nel rispetto del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) dell’Unione europea. Verrebbe da pensare a un tempismo perfetto se si considera che per esempio in Italia solo il prossimo anno verrà lanciato il bando per una infrastruttura cloud nazionale dedicata al settore pubblico. O al progetto europeo Gaia-X.
I nuovi progetti
Tra i progetti della divisione cloud di Mountain View ci sono nuove soluzioni distribuite, tra cui Google Distributed Cloud Hosted che invece sarà disponibile in anteprima nella prima metà del 2022 ed estenderà l’infrastruttura per carichi di lavoro sensibili con rigorosi requisiti di sicurezza e privacy. Presenti anche soluzioni più attente al controllo dei dati, come quella in collaborazione con T-Systems in Germania e Thales in Francia.
Google Cloud ha anche aggiornato diversi strumenti per supportare i clienti nella costruzione delle architetture di dati con analisi in tempo reale e potenziare le rispettive applicazioni mission critical data-driven. Come BigQuery Omni, che consente la gestione dei dati in ambienti ibridi e multicloud. Annunciata anche una partnership con Salesforce Tableau per fornire agli utenti l’analisi dati da BigQuery, di ottenere i vantaggi del modello semantico di Looker, e di lanciare Tableau direttamente da Google Sheets.
Google Workspace introduce una nuova integrazione con Atlassian Jira che permette alle persone di creare facilmente nuovi ticket e monitorare i problemi all’interno della piattaforma. Gmail AppSheet permette a chiunque, anche a chi non è un coder, di costruire applicazioni email per compiti come l’approvazione del budget, le richieste di ferie e altro. E si rinnova la partnership con Citrix per garantire che i lavoratori dislocati e ibridi abbiano un accesso facile, in sicurezza e a bassa latenza alle applicazioni virtualizzate e desktop da qualsiasi luogo. Google Workspace introduce la crittografia lato client per Meet, capace di fornire ai clienti il controllo sulle chiavi di crittografia, e Data Loss Prevention per Chat, per prevenire la fuga di informazioni sensibili all’esterno di un’organizzazione.
Inoltre è stata creata una rinnovata squadra di consulenza specializzata in sicurezza informatica che supporterà governi e imprese nell’utilizzo delle migliori pratiche di Google nei settori guida, educazione e informazione relativi a security transformation, threat intelligence e policy (Cybersecurity Action Team). Mentre il nuovo programma Work Safer nasce per soddisfare le esigenze di piccole imprese, grandi aziende e istituzioni fornendo soluzioni di sicurezza per la gestione mail, riunioni, documenti e altre attività.
Cloud pulito
Google Cloud ha lanciato anche novità relative alla sostenibilità ambientale. Carbon Footprint è una nuova funzione gratuita della Cloud Console che consente di monitorare le emissioni di carbonio associate al proprio utilizzo degli strumenti informatici e segnalare i progressi fatti rispetto ai propri obiettivi climatici. Mentre Earth Engine permette di lavorare sulla previsione di eventi meteorologici estremi, per gestire meglio i rischi legati al cambiamento climatico.
Con queste premesse la divisione Cloud scommette sul business in Europa. Tra le alleanze siglate più di recente, quella con Deutsche Post Dhl e Siemens Energy.
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