Virgin Galactic potrà tornare a volare nello spazio

Virgin Galactic potrà tornare a volare: dopo l’inchiesta su una deviazione del volo inaugurale con a bordo Richard Branson, l’amministrazione federale per l’aviazione statunitense (Faa) ha conferito nuovamente l’autorizzazione alla compagnia del magnate britannico a rimettere in pista di lancio della sua Spaceship Two. L’inchiesta di sicurezza era scattata perché nella fase di discesa dagli 86 chilometri di altezza raggiunti nel corso della missione dell’11 luglio, lo spazioplano aveva sconfinato fuori dallo spazio aereo designato e Virgin Galactic non lo aveva comunicato alla Faa.
La compagnia, che per i suoi viaggi commerciali ha già una lista di 600 clienti paganti in attesa di saltare a bordo di uno spazioplano, spiega che le azioni correttive proposte all’autorità sono state accettate. Riguardano un aggiornamento dei calcoli per espandere lo spazio aereo protetto dei prossimi voli, in modo da disporre di una varietà di possibili traiettorie di volo durante le missioni spaziali. L’altro passaggio prevede azioni aggiuntive nelle procedure di volo della compagnia, per assicurare notifiche in tempo reale al controllo di traffico della Faa.
L’amministratore delegato Michael Colglazier ha commentato che “il nostro programma di test di volo è progettato specificamente per migliorare continuamente processi e procedure”, aggiungendo che tali aggiornamenti “ci avvicineranno al lancio commerciale della nostra esperienza di volo spaziale”. Dopo aver riottenuto l’autorizzazione della Faa le azioni Virgin Galactic son balzate del 9,4% nel trading serale al Nasdaq.
La vicenda e la missione italiana
L’autorità americana ha bloccato i voli di Virgin Galactic a inizio settembre, due giorni dopo una rivelazione del New Yorker. Secondo la testata, sia nella fase di ascesa che di discesa di Unity 22 alcune spie di allarme si erano accese nella plancia di comando, con il rischio di dover effettuare un pericoloso atterraggio d’emergenza nel deserto. Il velivolo era poi rientrato nell’area designata ma la compagnia ha riconosciuto che il mezzo aveva attraversato una zona non prevista per un minuto e 41 secondi nel corso del suo volo, che per intero dura un quarto d’ora circa.
La prossima missione, la prima a pagamento, sarà la Unity 23 e dovrà trasportare un equipaggio italiano, costituito da ufficiali dell’Aeronautica militare e un ricercatore del Cnr. Previsto tra settembre e ottobre, il lancio è stato rimandato di almeno due settimane a causa di un potenziale difetto di costruzione segnalato da un fornitore a Virgin Galactic, che sta verificando l’incognita tecnica che potrebbe implicare lavori di riparazione.
Virgin entra nel business delle crociere
Richard Branson intanto non si ferma e sceso dalla nave spaziale passa a quelle che solcano gli oceani, entrando in un mercato da 100 miliardi di dollari. Con un anno di ritardo a causa della pandemia, il 6 ottobre infatti partirà da Miami la prima crociera di Virgin Voyages, linea già inaugurata l’estate scorsa in Regno Unito. La peculiarità? “Vogliamo attirare tutti coloro che non sognerebbero mai e poi mai di andare su una crociera. Sarà una nave-divertimento per adulti e non ci saranno bambini a bordo. Vogliamo persone giovani dentro e credo che la gente si divertirà”, ha dichiarato il tycoon.
La compagnia avrà porti di partenza anche nel Mediterraneo, da Barcellona e Atene e alcuni percorsi toccheranno Catania, Cagliari, Marina di Carrara e Olbia. In Europa le rotte interessano fra le altre mete il Belgio e le Isole Canarie, per una durata di viaggio da tre a undici giorni e costi da 1.100 a 4.600 euro circa per cabina, a partire da aprile 2022.
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