La ciclo-siesta di Ikea e altre soluzioni originali per fermarsi a fare un sonnellino

Sos emergenza pisolino. Tra fine agosto e gli inizi di settembre chi era a Parigi e veniva preso da un irrefrenabile bisogno di dormire poteva chiedere l’intervento di La Sieste Ikea, una delle otto bici elettriche in giro per la città con, a traino, una cabina per i sonnellini con letto e cuffie per isolarsi dal rumore. Per chiedere di essere prelevati e lasciati riposare per trenta minuti bastava pubblicare un tweet con l’hashtag #lasiesteIKEA e taggare Ikea France.

Si trattava di un’operazione con l’obiettivo di far testare la comodità dei prodotti del colosso svedese dell’arredamento, ovvio. Ma non è tuttavia la soluzione più strana per schiacciare un pisolino: dagli sleep pod negli aeroporti al capsule hotel in libreria, ecco alcune delle proposte più bizzarre quando si ha il bisogno impellente di dormire

Con massaggio e cromoterapia

(Foto: privatenap.com)

Diffusi nelle università e negli uffici, i PrivateNap sono lettini coperti in parte da una semisfera, che permette di proteggere chi dorme dagli sguardi altrui e dalla luce. Tanti i plus proposti: durante i primi minuti (il pisolino ne dura in totale venti) si riceve un massaggio, c’è la cromoterapia e le cuffie possono essere usate sia per la cancellazione del rumore sia per ascoltare musica rilassante o le proprie canzoni preferite. La capsula, infatti, è dotata di bluetooth per connettere i propri dispositivi. Anche altre aziende propongono modelli simili, come Metronaps.

On the road

(Foto: Casper su Facebook)

Per far testare ai clienti i suoi prodotti, nel 2015 l’azienda statunitense di materassi Casper ha organizzato un Nap Tour: un truck con alcune capsule per dormire è andato in giro per gli Stati Uniti. Chi voleva riposarsi non doveva far altro che abbassare la tenda d’ingresso.

Solo per donne

(Foto: ninehours.co.jp)

In Giappone sono diffusissimi i capsule hotel, alberghi che mettono a disposizione piccoli loculi disposti ad alveare anziché intere stanze, permettendo a chi li usa di risparmiare. Nati negli anni Settanta per evitare lunghi viaggi ai pendolari, di giorno possono essere usati anche da chi ha bisogno di fare una siesta. Nella gran parte dei casi sono utilizzati da uomini e per questo motivo alcune catene (come Nadeshiko Hotel ShibuyaAkihabara Bay Hotel e Nine Hours) si sono specializzate nel pubblico femminile.

A forma di oliva

(Foto dal web)

Si chiama El Zulo (che significa il nascondiglio in spagnolo) il progetto creato da Frank Ehners all’Università di Arte e Design di Halle in Germania. Cos’è? Si tratta di una specie di sedia ergonomica protetta da un guscio che ricorda una grande oliva. Grazie alle impronte digitali, riconosce chi lo vuole usare e si adatta alla posizione impostata per garantire il riposo. Che viene fatto non da sdraiati ma da semi-seduti, con una postura che a noi ricorda un po’ quella di un bradipo sull’albero…

Tra gli scaffali della libreria

(Foto: bookandbedtokyo.com)

Tra i capsule hotel giapponesi ce ne è uno molto amato dai lettori: Book and Bed, una libreria-hotel che permette di dormire in loculi protetti da tende direttamente in mezzo agli scaffali pieni di volumi. Di giorno le nicchie possono anche essere usate da chi vuole fare un pisolino o leggere comodamente sdraiato.

In tenda

(Foto: oddcompany.se)

Per schiacciare un pisolino al volo, Odd Company ha creato Pause Pod, una tenda di dimensioni ridotte che può essere montata rapidamente e ovunque. La trovata geniale? Un lato si espande grazie a una sacca in cui si possono infilare le gambe, mettendosi comodamente sdraiati per dormire. I creatori di Pause Pod la consigliano anche per meditare o per lavorare in totale tranquillità.

Aria condizionata e wi-fi

(Foto: Napcabs su Facebook)

Negli aeroporti di Francoforte e Monaco, in Germania, potete approfittare delle Napcabs, parallelepipedi pensati per ospitare chi ha bisogno di riposarsi un po’. Non si tratta, in questo caso, di un guscio o di una capsula, ma di una vera stanza, per quanto di dimensioni ridotte, che ha anche la scrivania e il wifi (oltre all’aria condizionata). Occhio, quindi, a non cadere nel tranello di attaccarvi al pc o allo smartphone e finire per non dormire (probabilmente quello che vi accade a casa ogni sera). Per lavorare, optate direttamente per le Meetingcabs, piccole sale riunioni della stessa linea. Anche in Italia ci sono soluzioni simili (senza scrivania ma con la possibilità di giocare, vedere video, ricaricare i dispositivi) in alcuni aeroporti: si chiamano Zzzleepandgo.

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