Quali sono le regole contro Covid-19 per il rientro a scuola

(foto: Riccardo Giordano / Ipa)

Dopo più di un anno e mezzo di didattica a distanza, dalla prossima settimana ripartirà il primo vero rientro a scuola in presenza da quando è cominciata la pandemia di Covid-19. Per garantire la sicurezza di tutte le attività didattiche questo anno scolastico vedrà l’introduzione di diverse disposizioni sanitarie, tra cui l’uso del green pass per poter accedere agli edifici, l’obbligo di portare le mascherine nelle aule e lo scaglionamento per l’entrata e l’uscita dalle scuole o per l’utilizzo delle mense.

Quali sono le regole per chi non può ricevere il vaccino per questioni di salute?

Secondo le disposizioni ministeriali, solo le persone in particolari condizioni di salute sono esenti dal green pass. In questo caso, sarà necessario presentare una speciale certificazione, rilasciata dalle autorità sanitarie, che provi l’esclusione dalla campagna vaccinale. Queste certificazioni possono essere rilasciate dai Servizi sanitari regionali o dai medici curanti e potranno essere in formato cartaceo o digitale. Per questa categoria non è previsto alcun obbligo di green pass, in nessuna situazione.

Il green pass è obbligatorio anche per studentesse e studenti?

Secondo il ministero dell’Istruzione il green pass sarà obbligatorio per “tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari che seguano lezioni in presenza. Sono quindi esclusi studenti e studentesse delle scuole elementari, medie e superiori. Inoltre, la certificazione sarà obbligatoria anche per allieve e allievi delle “istituzioni di alta formazione musicale e coreutica, nonché per le attività delle altre istituzioni di alta formazione collegate all’università”

Come funzioneranno i controlli del green pass a scuola?

Il ministero dell’Istruzione sta lavorando alla creazione di una speciale app di verifica per uniformare il controllo in tutti gli istituti di istruzione. In attesa che questa sia pronta, i primi controlli verranno svolti tramite l’app sviluppata da Sogei, la società informatica del ministero dell’Economia e delle finanze, Verifica19, già in uso su tutto il territorio nazionale.

Cosa succede a chi non presenta la certificazione?

Per docenti e personale scolastico il mancato possesso del green pass sarà considerato come un’assenza ingiustificata e, a partire dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro verrà sospeso senza retribuzione o altro compenso. Studentesse e studenti, invece, non verranno ammessi nelle università.

Quali sono le altre misure sanitarie?

Personale scolastico, insegnanti e studenti dovranno procedere al controllo della temperatura a casa, prima di recarsi a scuola o in università. Chiunque abbia una temperatura superiore a 37,5 gradi dovrà restare a casa e potrà partecipare alle lezioni a distanza.

In classe tutti dovranno indossare sempre la mascherina, anche chi ha già ricevuto il vaccino. Chi è impegnato nell’assistenza di studenti o studentesse con disabilità, oltre alla mascherina, dovrà indossare ulteriori strumenti di protezione come guanti o visiere. Secondo le ultime disposizioni ministeriali i banchi vanno distanziati, ma non c’è più la regola del metro di distanza, comunque già poco seguita a causa delle condizioni inefficienti dell’edilizia scolastica, che non sempre garantiscono aule abbastanza capienti.

Tutte le disposizioni sanitarie previste nelle aule valgono anche per le sale dedicate al personale docente, dove dovrà essere garantito il distanziamento e sarà obbligatorio indossare la mascherina.

Le scuole e le università dovranno dotarsi di filtri o altri sistemi di areazione per gli ambienti chiusi. In alternativa dovrà essere garantito un periodo di cinque minuti alla fine di ogni ora per far circolare l’aria con le finestre aperte. Il consiglio delle autorità sanitarie è di lasciare sempre almeno una finestra sempre aperta.

Per le scuole provviste di mensa sarà necessario garantire il distanziamento delle persone, che dovranno togliersi la mascherina per mangiare. Ogni istituto dovrà quindi programmare una turnazione per consentire a tutti di usufruire del servizio.

L’ingresso e l’uscita dagli edifici avverranno a scaglioni, per evitare assembramenti e contatti. Inoltre saranno disposte postazioni per la sanificazione delle mani.

A che punto siamo con le vaccinazioni per il personale scolastico e universitario?

Secondo l’ultimo report pubblicato dalla Struttura commissariale per l’emergenza Covid-19, il 90,45% del personale scolastico e dei docenti risulta vaccinato, con una o più dosi, mentre resta un 9,55% ancora senza vaccino, tra chi ha rifiutato la vaccinazione e chi non può riceverla per ragioni sanitarie. Si tratta di circa 138mila tra insegnanti e personale di assistenza concentrato prevalentemente in alcune regioni, che riportano i livelli più bassi di copertura vaccinale. Alla coda della classifica si trova la Sicilia, dove solo il 79,92% del personale ha ricevuto almeno una dose, seguono poi la Calabria (83,14%) e l’Abruzzo (82,14%). Mentre in testa si trova la regione Veneto, con il 99,67% di vaccinati.

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