La Regione Lazio è pronta a riattivare le prenotazioni dei vaccini
A5 giorni da quando il servizio è stato bloccato a causa dell’attacco informatico di domenica scorsa, laRegione Lazio riattiverà le prenotazioni per i vaccini anti Covid-19 entro venerdì 6 agosto. La regione capitolina ha infatti spostato il sistema di prenotazione su un cloud esterno, in attesa di riuscire a ripristinare il Centro di rielaborazione dati, l’unità organizzativa responsabile di gestire l’intera struttura informatica regionale, infettato dal ransomware che ne ha criptato i dati.
La regione ha annunciato di essere riuscita a isolare e mettere in sicurezza tutti i dati dei servizi che non sarebbero stati attaccati, “come i dati sanitari” e i “dati del bilancio”, inoltre entro fine agosto dovrebbero essere riattivati anche i sistemi di pagamento regionale. Tuttavia, non è ancora chiaro quanto ci vorrà per ripristinare tutti i servizi, se le autorità riusciranno a individuare i criminali responsabili dell’attacco o se la regione sarà costretta a pagare un riscatto per ritornare in possesso dei propri sistemi informatici.
Infatti, nonostante alcune dichiarazioni, per ora non c’è alcuna evidenza che l’attacco sia di natura terroristica, ma sembra invece trattarsi di un classico attacco criminale, effettuato a scopo di estorsione. Un cosiddetto ransomware, cioè lo stesso tipo di attacco usato ormai sempre più spesso per colpire le aziende private, che avviene attraverso la cifrazione dei dati e a una richiesta di pagamento per avere la chiave di decifrazione. L’ipotesi del terrorismo informatico è quindi altamente improbabile, visto che i dati sarebbero stati semplicemente cancellati e non cifrati, come in questo caso. Inoltre, in questi giorni è stato diffuso uno screenshot, parzialmente oscurato, che dovrebbe mostrare l’avviso del ransomware riportante il link da usare per la trattativa con gli attaccanti.
Secondo il sito di tecnologia e sicurezza informatica BleepingComputer, il link potrebbe essere collegato a un gruppo di criminali informatici che prende il nome dal tipo di virus usato per i loro attacchi: RansomExx. Il gruppo sarebbe noto per diversi attacchi ransomware effettuati anche contro i sistemi informatici di alcune istituzioni, come le reti governative del Brasile o il dipartimento dei Trasporti del Texas. Si tratta però ancora di supposizioni, mentre le indagini sull’attacco continuano portate avanti dalla polizia Postale, con il supporto dell’Europol, la polizia europea, e anche dell’Fbi, l’agenzia statunitense di polizia federale che si occupa di antiterrorismo e di intelligence interna.
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