Su Telegram si vendono finti green pass a partire da 100 euro l’uno

Si definiscono “persone che non sono assolutamente d’accordo con gli atti incostituzionali che si stanno subendo” e per questo vendono, o promettono di vendere, finti green pass su Telegram, l’applicazione di messaggistica del russo Pavel Durov. Da alcuni giorni infatti, sono apparsi diversi canali con nomi simili a “greenpass qr covid” o “greenpass italia/europa carta verde covid”, dove gli amministratori sostengono di poter fornire le certificazioni a chiunque, entro 72 ore, a prezzi che variano dai 100 ai 300 euro l’uno, fino agli sconti famiglia di 400 euro per 6 persone.

Sono circa una decina i canali Telegram che sostengono di poter fornire green pass “regolarmente rilasciati dal sistema sanitario europeo”, con codici Qr “regolarmente attivi e funzionanti”. Le persone iscritte vanno dalle 1000 per il canale “greenpass Italia” ai 126 mila del canale “GREEN PASS ITALIA/EUROPA. Non è ancora chiaro se sia in atto una vera e propria falsificazione delle certificazioni o si tratti di una semplice truffa, ma le difficoltà nel riuscire a creare un codice Qr che inganni l’intero sistema europeo e i nomi degli amministratori suggeriscono la seconda opzione come più probabile. Per avere informazioni, infatti, consigliano di rivolgersi ad account Telegram chiamati GusFring00, dal nome del boss del narcotraffico della serie Breaking Bad a capo de Los Pollos Hermanos e interpretato da Giancarlo Esposito, oppure all’onesta signorina VeronicaTranelli.

GusFring00 e VeronicaTranelli sostengono che per ottenere il “loro” green pass non sarà necessario fare alcun tampone, né vaccinarsi e neppure essere guariti “antecedentemente dal virus”, ma basta inviare una foto di un documento di identità, del codice fiscale ed effettuare un pagamento tramite criptovalute, buono Amazon o Zalando. I due sono anche attenti alla tutela dei dati personali e ricordano che è “sconsigliato fornire i propri dati agli sconosciuti” assicurando che “la privacy dei nostri clienti è sacra, mai e poi mai violeremo ciò”. Promettono infatti di distruggere tutti i dati ricevuti dopo “la corretta emissione della carta verde”, dando come garanzia “la nostra parola e professionalità” e “l’enorme numero di clienti soddisfatti”. I diversi canali dichiarano anche apertamente di “andare contro quelle che sono le attuali leggi europee” e mettono in guardia gli utenti nei confronti di altri canali “truffa” che offrono lo stesso servizio a più basso prezzo.

Ricordiamo a tutti e tutte che il green pass è una certificazione non obbligatoria, totalmente gratuita e soprattutto costituzionalmente valida, in quanto l’art. 16 della Costituzione italiana sancisce che “ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”. Inoltre la certificazione – che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività a un test per il Covid-19 – non comporta l’obbligo di vaccinazione ed è gestita dal servizio sanitario nazionale, le cui infrastrutture sono in grado di verificare chi e quando ha ricevuto la vaccinazione o ha ricevuto un certificato di guarigione o ha effettuato un tampone. Infine, i controlli del green pass avvengono attraverso un’applicazione chiamata VerificaC19, in grado di controllare la validità del pass e le generalità della persona a cui è intestato attraverso il codice Qr.

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